L’Archivio di Stato di Nuoro è un istituto periferico del Ministero della Cultura.
Viene istituito come Sezione d’Archivio con Decreto Ministeriale 15 aprile 1959 e nel 1963 viene convertito in Archivio di Stato.
La sede attuale, ubicata nel cuore della città lungo le pendici del colle Sant’Onofrio, è una sede provvisoria che ospita gli uffici amministrativi, un’ampia sala studio, una ricca biblioteca ed i depositi del materiale documentale.
Il patrimonio documentario dell’Archivio di Stato ammonta a circa 2 km di scaffalatura.
Si tratta di fondi provenienti dagli organi giudiziari e amministrativi dello Stato che operavano ed operano nella provincia di Nuoro. Comprende gli atti dei notai delle “tappe” (uffici di insinuazione) di Nuoro, Oliena, Bosa e Cuglieri; ma, anche, gli Archivi delle corporazioni religiose soppresse e gli Archivi scolastici.
L’arco cronologico di riferimento è compreso tra la fine del 1800 e la seconda metà del 1900. L’unica eccezione è rappresentata da un atto del 1503, rogato da un Notaio della Tappa di Bosa.
L’accesso alla consultazione della documentazione per finalità di lettura, studio e ricerca è libero e gratuito. Qualora non sia possibile recarsi presso l’Istituto, è possibile effettuare la ricerca anche da remoto.
La biblioteca conta un patrimonio di circa 13 mila volumi, aderisce al Polo Regionale Sardo del Sistema Bibliotecario Nazionale e la sua banca dati è consultabile tramite OPAC.