La Settimana Santa di Scano di Montiferro unisce la tradizione millenaria del canto alle tradizioni religiose. Le tre confraternite di Santa Croce, Santo Rosario e Anime Purganti conducono le giornate della Settimana Santa, seguendo le regole tramandate nei secoli.
La Dominiga ‘e Prammas (domenica delle Palme), nel borgo del Montiferru la popolazione sfila innalzando le palme create dalle mani de sos filadores, i maestri dell’arte dell’intreccio. Invece Sos confrades (i confratelli) espongono nella chiesa di Santa Croce sa Carta, una raffigurazione dei momenti che vanno dall’ultima cena alla deposizione di Cristo.
Il Mercoledì Santo si caratterizza per la tradizione del rito del dono delle arance: il priore e il sottopriore regalano i frutti agli altri componenti della confraternita.
Il Giovedì Santo inoltre il rito de s’Incravamentu assume l’aspetto di una cerimonia privata. Si svolge nella chiesa di San Nicolò con l’esclusiva presenza del priore e sottopriore e della prioressa e sottoprioressa. La sera prosegue con i rituali della Missa in Coena Domini e su Lavabu, che coinvolgono tutta la comunità.
Il Venerdì Santo, durante la via Crucis, i confratelli del Rosario e delle Anime trasportano nelle vie del borgo la statua de s’Addolorada, rinnovando il rito de sas chilcas (le ricerche di Maria). La presenza delle fiaccole nella via Crucis e del nènnere (il germoglio di grano) creano nel borgo, un clima di sacralità. Una volta posto il crocifisso nell’altare e allestito su Sepolcru, anche la confraternita di Santa Croce si unisce alla via Crucis.
La processione del cristo morto che giunge alla chiesa di San Nicolò viene accompagnata dai canti a tenore de su cuncurdu che terminano con il brano Sette ispadas de dolore.