Il Museo della Tecnologia Contadina “maestro Francesco Salis” nasce nel 1976 e ha sede in una casa nobiliare del XVIII secolo. Il museo è dedicato al maestro Salis che ne è stato il fondatore e la voce narrante per gran parte della sua vita. Il Centro UNLA ne gestisce e ne cura la conservazione.
La raccolta etnografica occupa 10 stanze. Il corpus documentario, di rilevante spessore educativo e scientifico, è costituito da più di duemila strumenti da lavoro e oggetti di uso quotidiano del passato, provenienti esclusivamente dalle famiglie lussurgesi. Questi oggetti testimoniano in modo diretto le vicende esistenziali che hanno scandito, nel tempo, la faticosa lotta per la sopravvivenza delle classi subalterne della comunità. Allo stesso tempo raccontano l’impegno dimostrato dalle categorie egemoni della stessa comunità nell’intrattenere costanti rapporti con il “Continente” italiano e con Paesi stranieri. Questi rapporti furono instaurati per assorbire le novità tecnologiche attinenti all’ambito agro-pastorale e destinate ad attenuare la fatica fisica dell’operatore manuale.
L’attività del Museo è rivolta in modo particolare alla scuola e agli adulti. Alla scuola e ai giovani propone ed offre servizi e strumenti di tipo conoscitivo e tecnico-didattico che favoriscono la sua apertura alla vita e alla cultura locale. Agli adulti si rivolge in modo diretto, sollecitando la collaborazione e la partecipazione, affinché la comunità sia protagonista attiva. I visitatori, dal racconto degli oggetti, colgono l’anima e la storia della società che li ha prodotti e utilizzati, insieme alla loro evoluzione storico culturale e tecnologica.