La festa si svolge nelle giornate del 6 e 7 luglio. La sera del vespro il simulacro viene portato in processione verso la chiesa di San Basilio, dove si trova una cappella a lui intitolata. Nell’edificio soggiornerà tutta la notte, in attesa della solenne messa e della processione del giorno seguente durante la quale il santo tornerà presso la chiesa parrocchiale, accompagnato da cavalli e gruppi in abito tradizionale.
San Costantino viene omaggiato con l’Ardia, nella quale chi ha il vessillo del santo, anche grazie all’aiuto di alcuni compagni, non dovrà essere superato dal resto dei cavalieri. L’Ardia samughese si svolge sia la sera del vespro, che la mattina della festa, secondo un percorso che si snoda intorno alla chiesa di San Basilio e lungo “su caminu de Serra”.
L’organizzazione della festa è demandata ad un comitato costituito da 6 uomini nominati l’anno precedente, che hanno l’incarico di effettuare la questua presso le famiglie per la raccolta delle offerte necessarie alla programmazione degli eventi religiosi e delle festività civili. Tra i festeggiamenti civili si distinguono la tradizionale serata della gara poetica “a bolu”, durante la quale due o tre “cantadores” si sfidano cantando in ottave improvvisate su dei temi assegnati dal comitato e la serata folkloristica in cui sia i gruppi di ballo samughesi, che di altri centri si esibiscono per il pubblico.