Nel centro storico di Ghilarza, paese della provincia di Oristano, si trova la casa museo del filosofo, politico e membro fondatore del Partito Comunista Italiano, Antonio Gramsci.
Nel 1965 il PCI decise di acquistare la casa per volontà del parlamentare Umberto Cardia, il quale aveva in animo di trasformare la casa, non solo in un museo in memoria di Gramsci, ma di renderla anche un luogo di confronto e discussione sui temi della filosofia gramsciana. Proprio in quegli anni nacque anche il “Centro di documentazione e ricerca” che pubblicò diversi volumi riguardanti l’opera del filosofo e anche libri di politica, storia contemporanea, letteratura e molto altro.
Verso la fine degli anni Settanta cominciò l’allestimento di un percorso museale; in questa operazione di valorizzazione e preservazione del lascito gramsciano, gli stessi membri della famiglia Gramsci ancora residenti in Italia, in particolare l’amata sorella Teresina, parteciparono attivamente.
Nel 1971 si costituì a Milano l’associazione “Amici di Casa Gramsci di Ghilarza”, con l’obbiettivo di occuparsi della gestione della casa. L’associazione cessò la sua attività agli inizi del Duemila, per ricostituirsi come “Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci” ONLUS, che oggi gestisce la casa museo.
Il museo conserva numerosi oggetti appartenuti a Gramsci, tra cui molte lettere originali scritte alla madre durante la sua detenzione.