Il Museo del Cavallo di Pozzomaggiore ha sede nel locale dell’ex convento degli Agostiniani, usato in passato anche come caserma dei carabinieri a cavallo. Inaugurato nel 2004, attualmente comprende l’intero edificio includendo quindi piano terra, primo piano, cortile ed ex scuderie.
Il Museo si struttura attraverso sale tematiche che raccontano, da un punto di vista storico, antropologico ed etnografico, la figura del cavallo. Offre una chiave di lettura inedita ed originale del contesto territoriale di Pozzomaggiore, caratterizzato da un legame molto forte con questo animale.
Nelle sale sono esposti oggetti legati alle varie tematiche trattate, fra cui il ruolo del cavallo nel lavoro tradizionale, nello sport e il lavoro femminile. Mediante la tessitura venivano infatti realizzati alcuni degli oggetti principali per l’utilizzo dei cavalli, come le sottoselle, le bisacce e le collane, nonché altri beni di uso quotidiano o con fini ornamentali, come ad esempio i tappeti.
Due sale sono dedicate a San Giorgio, patrono di Pozzomaggiore e protettore dei cavalieri, e a San Costantino. Per entrambi i Santi, in occasione delle rispettive feste, si svolge in paese l’ardia.
All’interno del Museo è poi custodita la Collezione Gustavo Pesarin, costituita dalle numerose donazioni che l’architetto Pesarin fece a favore del comune di Pozzomaggiore, suo paese natale. Esse hanno consentito di raccogliere più di 200 reperti tra frammenti architettonici, stampe, disegni e ceramiche aventi come tema il cavallo. A Pesarin si deve anche la raccolta di alcuni frammenti architettonici di pregio risalenti al XVII-XVIII secolo, realizzati da scalpellini locali.