Si narra che nel lontano 1208, nei pressi della Marina di Sorso, ad un povero uomo, muto dalla nascita, apparve la Madonna mentre cercava della legna…
Il Santuario fu edificato sul luogo dove, secondo la tradizione, venne ritrovato il simulacro della Beata Vergine.
L’edificio seicentesco prese il posto di una piccola chiesa del XIII secolo. Nel tempo l’impianto architettonico originale ha subito varie modifiche; attualmente, si presenta con una navata unica a botte con tre cappelle intercomunicanti per ciascun lato. L’altare maggiore, che contiene il simulacro della Vergine con bambino, è in marmo, legno e stucco policromo e presenta due aperture laterali che conducono al coro retrostante, a pianta rettangolare.
Nel 1936, la volta della navata venne affrescata con episodi riguardanti l’apparizione della Vergine al muto e il ritrovamento del simulacro sull’olivastro. Nell’arco trionfale campeggia la scritta a caratteri cubitali Noli Me Tollere. Sulla parete destra, rispetto all’ingresso, è murata la pietra, ormai consumata dalle mani dei fedeli che nei secoli l’hanno toccata e baciata con devozione. All’esterno il Santuario presenta una facciata a capanna con rivestimento marmoreo dicromo a bande orizzontali bianche e nere.
Alla Vergine di Noli Me Tollere è dedicata anche una piccola cappella, in località Predugnanu, a pochi chilometri da Sorso, tra il paese e il mare. Il piccolo edificio venne costruito in ricordo della processione che portò la statua della Madonna dalla spiaggia al paese. In quell’occasione la statua, posata a terra, lasciò la sua impronta impressa in un masso. Da quel momento il luogo venne definito sacro.