Villaggio minerario di Monte Narba

Cronologia: 1874 – 1938

Villaggio minerario di Monte Narba, San Vito

Barbara Locci

Villaggio minerario Monte Narba, San Vito

Situato nella regione del Sarrabus, il villaggio minerario di Monte Narba, nei pressi di San Vito, si formò  a partire dal terzo quarto del XIX sec., in funzione dell’apertura della miniera argentifera.

I primi lavori iniziarono dal 1863, quando il terreno era gestito dall’avvocato Bianco. Egli, nel 1870, cedeva i suoi diritti alla Società Anonima delle Miniere di Lanusei, costituitasi l’anno prima a Genova. Il direttore era l’Ingegner Giovanni Battista Traverso, a capo di circa 150 lavoratori. Il villaggio, l’ospedale, la villa del direttore (Villa Madama) e lo spaccio aziendale videro la luce in quegli anni.

Nel 1881 si iniziarono i lavori per la laveria meccanica e, per l’approvvigionamento dell’acqua, si edificò una diga sul rio Giovanni Bonu. Inoltre, sul pozzo maestro, si costruì un castello di ferro con due grandi pulegge, in grado di portare i minatori fino a 300 metri di profondità. Si aggiunsero due pompe per le acque nelle gallerie. Con gli anni le risorse minerarie iniziarono a scarseggiare. Oltre a ciò, a causa delle alluvioni del 1898 e del 1902, si decise di interrompere i lavori in profondità.

Nel 1916 divenne direttore l’Ing. Maurizio Perrier. Nello stesso anno, la Società ottenne un contributo e acquistò un impianto di cianurazione da una ditta di Denver. Questo, anche grazie al contributo di prigionieri di guerra austriaci, entrò in funzione nel 1918. Ad alcuni di questi prigionieri, ferventi cattolici, si devono gli affreschi presenti nella Villa Madama.

Tuttavia, l’interesse minerario si spostò gradualmente da questa zona verso l’Iglesiente.

Dal 1938, il controllo passò alla Società Anonima “Compagnia Immobiliare della Torre”. Durante questa gestione, nacque l’azienda agricola autonoma, con terreni coltivati per produzione cerealicola, un caseificio, una cantina di vini, un oleificio e allevamenti. A Monte Narba continuavano ad abitare le famiglie dei lavoratori.

Durante la guerra, Monte Narba fu meta di sfollamento, anche da Cagliari.

In una lettera del 1948, si riferì come l’intero complesso avesse subito un pesante regresso. Oggi Monte Narba, con le alluvioni e la mancanza di vita, è diventato ciò che si può definire un “villaggio fantasma”.

Gallery

Bibliografia

Informazioni utili

Ingresso: Libero
Parcheggio: Si
Difficoltà: Media difficoltà
Bar: No
Accessibilità motoria: Parziale

Ti potrebbero interessare anche

1_Chiesa di Santa Margherita_Laerru
La chiesa parrocchiale di S. Margherita è stata ricostruita nel XVIII secolo su un più antico impianto originale. L’edificio è costruito con blocchi di…