Il Museo delle Tradizioni Agroalimentari della Sardegna ha sede nella Casa Steri, nel centro storico di Siddi. La casa appartiene da alcuni secoli alla stessa famiglia di notabili del paese. È costituita da corpi architettonici realizzati in epoche successive, a partire dal ‘600. Si caratterizza per la complessa articolazione di spazi costruiti e spazi aperti recintati, tipica delle case a corte del Campidano. Sono quindi presenti locali abitativi, locali per la trasformazione dei prodotti agropastorali, logge, ricoveri per animali da lavoro e da cortile. La specializzazione degli spazi riflette l’organizzazione dell’azienda familiare, le sue trasformazioni nel tempo e il ruolo sociale che ha svolto per secoli.
A partire dalle memorie della casa, il Museo documenta consuetudini, saperi, tecniche di produzione, modi di cucinare e consumare il cibo che appartengono all’intera comunità. Per certi versi si ispira all’idea di casa-museo, soprattutto laddove opera una ricostruzione degli spazi lavorativi. Si propone come un “museo del cibo”. La casa Steri e la documentazione che da essa prende avvio raccontano lo stretto legame con le risorse e i cicli agrari locali. Introducono ad una storia alimentare più ampia della Sardegna rurale e dei modi “sardi” di produrre e consumare il cibo. A questo tema l’allestimento dedica uno spazio espositivo specifico (sala di lettura), dove sono presenti scritti di antropologi, archeologi, storici e nutrizionisti.
Gli oggetti esposti nel museo provengono tutti dalla casa Steri. L’allestimento museale affida ad una ricca documentazione scritta e iconografica il compito di descriverne le originarie funzioni e i relativi contesti d’uso.
Il Museo inoltre accoglie dal 2007 la prestigiosa collezione etnografica del famoso pittore sardo Foiso Fois.