Situata su un promontorio che domina la costa ovest dell’isola di Sant’Antioco, l’ex stazione segnali di Capo Sperone fa parte della capillare rete di comunicazione acustica e luminosa tra la terraferma e le navi in transito lungo le coste della Sardegna, in direzione della Francia.
L’impresario cagliaritano Giuseppe Mosca costruì la stazione nel 1886. L’impianto originale era costituito da un corpo rettangolare che ospitava gli alloggi di servizio dei semaforisti, una parte circolare provvista di sette finestrelle di vedetta sul mare con la scala che conduceva alla torre semaforica dove erano collocati il sistema di segnalazione e un’antenna.
La stazione rivestiva un ruolo strategico, soprattutto durante i periodi bellici. Alla fine della Prima Guerra Mondiale un sottomarino tedesco colpì la stazione, abbattendo l’antenna. Ma solo durante il Secondo Conflitto l’esercito tedesco occupò la stazione impiantandoci una postazione radar per monitorare l’arrivo delle forze aeree alleate in arrivo dal Nord Africa.
Terminata la guerra la stazione cadde lentamente in disuso per poi essere spenta definitivamente nel 1958.