La chiesa conventuale è situata nel centro cittadino, in prossimità di piazza Eleonora d’Arborea e della Cattedrale; è officiata dai frati Minori conventuali.
La sua costruzione risale al 1253, quando i Francescani si insediarono a Oristano fondando il complesso conventuale. Dell’originaria chiesa gotica si conservano solo alcuni resti; infatti nell’Ottocento a causa del precario stato di conservazione del complesso, l’arcivescovo Giovanni Maria Bua volle sostituire la chiesa con un nuovo edificio.
Il nuovo tempio neoclassico è il frutto del progetto di Gaetano Cima, completato tra il 1841 e il 1847; è anticipato da portico anteriore con quattro colonne che reggono il timpano, su cui svetta la cupola semisferica con lanterna ottagonale. Questa copre l’intero edificio, che si imposta su pianta centrale con due cappelle per lato.
La prima cappella a sinistra ospita in una grande nicchia il Crocifisso detto di Nicodemo; nella sagrestia sono conservate la scultura di San Basilio Magno, realizzata nel 1368 da Nino Pisano, il reliquiario dedicato allo stesso santo simile per forma al reliquiario di Sant’Archelao e la tavola dipinta di San Francesco riceve le stigmate, opera del 1533 realizzata da Pietro Cavaro e facente parte del retablo del Santo Cristo, i cui scomparti sono esposti nel museo Antiquarium Arborense.