La villa sorge su un’altura all’interno del villaggio legato alla miniera di Monteponi. La sua costruzione è da ricondurre al 1865 e alla volontà dell’ingegnere torinese Adolfo Pellegrini, direttore della Società di Monteponi dal 1861 al 1875.
L’edificio si sviluppa su pianta a U e su tre livelli fuori terra e uno interrato; il livello inferiore presenta paramento in bugnato, mentre i due piani nobili sono scanditi da paraste che inquadrano le aperture quadrangolari con lisce cornici. Il coronamento piano è sottolineato da cornice aggettante su mensole.
Il piano terreno era destinato agli uffici tecnici e amministrativi; i piani nobili invece erano destinati ad ospitare la dimora del direttore della miniera e quella del presidente della società in visita al sito minerario. L’ultimo piano ospitava anche un osservatorio meteorologico e sul tetto un parafulmine con le estremità in platino.
L’edificio è immerso in un ampio giardino con palme e alberi, dove è collocato il monumento a Erminio Ferraris, direttore della miniera dal 1875. Il busto dell’ingegnere genovese di erge su uno stretto basamento quadrangolare dove l’incisione dedicata all’ingegnere e geologo che “per dieci lustri a questa miniera diede operosità tenace, sicura, creatrice di attività geniali fonti di lavoro perenne“.