La Torre di Sarralà (di Saralà o di San Giovanni) si trova nella fascia marittima del Comune di Tertenia.
Dopo la nascita dell’Amministrazione delle torri, per oltre un secolo e mezzo, l’area tra il Capo San Lorenzo del salto di Quirra e la torre di Barì rimase senza alcun sistema fortificato.
Solo nel XVIII secolo si propose di edificare un baluardo nel Capo Sferracavallo per completare il sistema di trasmissione dei segnali tra il Sarrabus e l’Ogliastra e, soprattutto, per sorvegliare la sottostante “Cala Francese”, frequentata dai mori.
Nel 1764 fu approvata la decisione; i lavori iniziarono subito sotto la direzione di Belgrano di Famolasco e durarono sino al 1767.
Viene considerata la torre più famosa dell’Ogliastra per il fatto storico risalente al 17 luglio 1812 in cui un’esigua guarnigione riuscì a resistere all’attacco barbaresco. La Torre fu assedia e semidistrutta dalle navi da guerra tunisine che avevano precedentemente attaccato le torri di Porto Giunco, dei Cavoli e di Serpentara. Per circa 10 ore l’alcaide e i torrieri resistettero fino all’arrivo di un contingente di miliziani che respinsero definitivamente i mori.
Nel 1829 furono svolte alcune riparazioni e dopo il 1851, la torre fu abbandonata.
Nella seconda guerra mondiale venne trasformata con funzioni anti-sbarco. Quest’opera di ristrutturazione e adattamento impedisce una corretta lettura delle strutture originarie: ha comportato lo stravolgimento degli spazi interni al fine di ottenere dei camminamenti dotati di numerose feritoie.
La torre ha una forma troncoconica. L’ingresso originario si apriva a circa 4 metri e mezzo da terra.
Della struttura originaria, il terrazzo rappresenta la parte che è stata meno soggetta modifiche. Qui, infatti, si possono ancora vedere le cannoniere con i merloni, gli spazi riservati alle garitte e lo spalamento per la mezzaluna.