La torre di Longosardo si erge sul promontorio che divide le baie di Santa Reparata e di Porto Longone. Interamente costruita in granito, domina con i suoi 11 m di altezza l’intera insenatura, da cui è possibile ammirare le bianche falesie della vicina Corsica. Fu costruita tra il 1577 e il 1599 per volere di Filippo II di Spagna nell’ambito del piano di difesa delle coste dalle incursioni barbaresche.
Si accede all’ingresso principale, posto a 6 m di altezza, attraverso una scala metallica, aggiunta durante la seconda guerra mondiale in sostituzione delle antiche scale a pioli. All’interno dell’ambiente principale una grossa colonna sostiene la volta a cupola, raggiungibile da una scala a chiocciola. Al di sotto si conserva la cisterna destinata a raccogliere l’acqua piovana per le guarnigioni, mentre sul terrazzo erano originariamente collocati due cannoni.
Durante il governo sabaudo la torre fu sede di uno degli episodi più cruenti della storia del paese. Nel 1802 alcuni rivoltosi sardi, riparati in Corsica e seguaci dell’Angioy, la presero d’assalto. Dopo una breve occupazione, le truppe regie attaccarono la fortezza, li costrinsero alla resa e condannarono a morte i rivoltosi con il loro capo, il prete Francesco Sanna Corda.