Santuario di Nostra Signora di Valverde

Cronologia: 1600

Santuario di Nostra Signora di Valverde, Alghero

Santuario di Nostra Signora di Valverde, Alghero

La Madonna di Valverde è Co-Patrona di Alghero e Patrona della Diocesi Alghero-Bosa. La tradizione popolare vuole che la Vergine, apparsa in sogno ad un anacoreta, gli abbia indicato un “pilar” (colonna), sotto il quale si trovava nascosta e che l’abbia incaricato di darne notizia al parroco perché la recuperasse e la restituisse alla venerazione dei fedeli. Infatti, nel 1530 i saraceni invasero il villaggio di Valverde. Il suo rinvenimento dà origine a una devozione viva al punto da caratterizzare la religiosità popolare degli algheresi.

Nel 1625, il vescovo di Alghero Mons. Ambrogio Machin annette il santuario al capitolo della cattedrale per promuovere il culto e assicurare un degno servizio liturgico al santuario che diventa uno dei più frequentati della Sardegna. Il 26 maggio del 1935 la Madonna di Valverde è stata incoronata da Mons. Arborio Mella di S. Elia a nome del Capitolo Vaticano.

La statuetta in terracotta rappresenta la Vergine che tiene con il braccio destro il Bambino Gesù che, a sua volta, regge con la sinistra il globo terrestre. Adornata con vesti ricamate in oro e gioielli, è collocata dentro una nicchia marmorea su un piccolo piedistallo d’argento. Al di sopra vi è un’altra nicchia con la statua della Madonna della Freccia (secolo XVII). L’altare, in marmi policromi, opera del genovese Giacomo Costo, è della prima metà del ‘700.

Gli ex voto, che i fedeli nel corso dei secoli hanno donato per ringraziare la Madonna dei favori ottenuti, sono in parte esposti nelle cappelle e suddivisi per temi: il mare, la campagna, la malattia, le disgrazie, la guerra. I pellegrinaggi al santuario iniziano nella domenica in Albis (II° dopo Pasqua) e terminano nella seconda settimana di giugno. La solennità liturgica si celebra invece il 26 di Maggio.

Il santuario è aperto tutto il giorno durante il periodo dei pellegrinaggi. Nel resto dell’anno il sabato pomeriggio e la domenica mattina viene officiata la SS. Messa. L’antico percorso, che dal centro abitato giunge sino al Santuario è abitato da secolari ulivi, due edicole sacre – da sempre chiamate dagli algheresi “Primera pedra de besar” e “Segona pedra de besar” (prima e seconda pietra da baciare) – ricordano il carattere sacro del percorso e invitano al silenzio e alla preghiera.

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Bibliografia

Bene tutelato

Proprietà: Ecclesiastica
Tipo provvedimento: Bene tutelato ex art. 12 D. Lgs. 42/2004

Contributore esterno

Comune di Alghero

Informazioni utili

Ingresso: Libero
Parcheggio: Si
Distanza a piedi: 70m
Sentiero segnalato: Si
Difficoltà: Facile
Bar: No
Accessibilità motoria: Totale

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