Nel cuore della regione storica della Trexenta, sul punto più alto e centrale di Guasila, sorge il Santuario della Beata Vergine Assunta.
Il santuario sorge nell’area di una precedente chiesa tardo-gotica di cui rimane il campanile. Il Consiglio comunale di Guasila aveva affidato il progetto di ampliamento e ristrutturazione della vecchia chiesa all’architetto cagliaritano Girolamo Melis. Ma, non essendo convinto del progetto presentato dal Melis, affidarono l’incarico al cagliaritano Gaetano Cima.
Il progetto di Cima non si limitava alla ristrutturazione del vecchio tempio, ma, demolendo la vecchia struttura, prevedeva una nuova chiesa.
Il Santuario della Beata Vergine Assunta rappresenta il primo edificio neoclassico religioso in Sardegna. Essendo Cima vicino a questa tendenza artistica, il progetto ha forti influenze palladiane e richiama i grandi templi del passato come il Pantheon.
Questo è visibile in altri progetti del Cima come, per esempio, nella Chiesa di San Francesco a Oristano.
Costruito tra il 1842 e il 1852, il santuario si erge su uno stilobate e presenta un pianta centrale preceduta da un pronao con sei colonne doriche a sostegno del timpano.
Il corpo centrale, coperto da un’ampia cupola, è scandito da colonne doriche su cui poggiano gli archi d’ingresso alle cappelle. L’abside è inglobata all’interno dell’ambiente posteriore che funge da sacrestia.
La costruzione si affaccia sulla piazza antistante, che venne allargata successivamente per darle il giusto respiro.
L’interno, finemente decorato su disegni appositamente preparati dal Cima, ospita arredi dell’antica parrocchiale a cui è succeduta.