Il quartiere fu fondato dai pisani nel XIII secolo, successivamente a Castello. Era chiamato anche “Lapola”, dal nome della torre pisana; la sua estensione era circoscritta a nord dalle mura di Castello nell’attuale via Manno e a sud dall’odierna via Roma.
Nasce per ospitare magazzini, strutture commerciali, pescatori e commercianti, che lavoravano presso il porto. Il quartiere conosce un incremento abitativo ed estensivo durante la dominazione catalano-aragonese; infatti il vivace commercio marittimo incise positivamente sulla crescita della popolazione del quartiere. In questo momento è confermato il ruolo di Marina come porto di Castello e la loro interdipendenza, conferendo al rione anche l’incarico di prima difesa del centro politico e civico e della città stessa.
Le mura ampliate durante il periodo catalano-aragonese sono demolite nella seconda metà del XIX secolo per collegare il rione al resto della città. I tre assi viari di via Roma, largo Regina Margherita e Carlo Felice sostituiscono gli ampi spazi lasciati liberi dal graduale smantellamento della cinta fortificata. In quest’ottica di apertura e proiezione verso il mare nasce via Roma, con la costruzione di palazzi che si affacciano sul porto mediante una serie di porticati comunicanti tra loro.