Il sito si trova a circa 800 metri a Nord Est del complesso nuragico di Toscono e a meno di 700 metri a Est delle tombe di giganti di Achileddu con le quali il Nuraghe Porcarzos era probabilmente in stretta relazione.
Il nuraghe è di tipo complesso, con un mastio al centro di un bastione quadrilobato che include un cortile a pianta rettangolare a cielo aperto.
Delle torri è rilevabile soltanto quella posta a Est, accessibile dal cortile attraverso un corridoio con gradini visibili nell’ultimo tratto.
La seconda camera del mastio è accessibile attraverso il finestrone del primo piano
La pianta del vano è circolare e presenta una particolarità costruttiva, finora documentata nel Nuraghe Oes di Giave e in pochi altri casi, di non essere coperta a tholos, ma da tramezzi di legno che poggiavano su riseghe anulari ricavate nella muratura stessa della camera. Una di queste riseghe residua per circa un metro al di sotto del piano di calpestio del corridoio, un’altra due metri più sopra.
Le celle sovrapposte erano, dunque, almeno tre. Per via del fatto che la prima camera è totalmente interrata, è ipotizzabile un’altezza residua della torre centrale di almeno 13 metri dal piano di campagna.
Il nuraghe sarà a breve interessato da un intervento di scavo e restauro finanziato dal Ministero della Cultura, che ne aumenterà la conoscenza e la fruibilità.
Per raggiungere il sito dall’uscita del paese bisogna percorrere la vecchia SP Borore-Dualchi. Dopo 500 metri il Nuraghe Bighinzones sarà visibile sulla sinistra, indicato da cartelli turistici. Si prosegue quindi sulla stessa strada per altri 500 metri, sino a incontrare sulla sinistra una deviazione con segnaletica per il Nuraghe Porcarzos. Si svolta e si prosegue per altri 1,5 km. Il nuraghe si trova sulla destra, preceduto da un cancello che si può aprire e richiudere.