Il Museo del Minatore nasce nell’ambito dei progetti promossi dal Comune di Buggerru per la riacquisizione del patrimonio culturale ed identitario, delle testimonianze fisiche ed immateriali, della lunga e significativa storia mineraria della comunità di Buggerru.
Il Museo è diventato il luogo in cui conoscere e riconoscere il passato, in cui conservare la memoria e tramandarla; capace di rifondare l’identità individuale e collettiva e di trasmetterla a coloro che entrano a Buggerru per la prima volta.
Ubicato nella Via Marina in prossimità del Porto, il Museo del Minatore, si sviluppa in uno stabile che un tempo era destinato ad officina meccanica e falegnameria. Lo stabile è stato restaurato ed ha mantenuto intatta l’antica struttura con torni e fresatrici nella posizione originale.
Nel 1904, durante i cosiddetti “Moti di Buggerru”, la falegnameria divenne lo scenario della rivolta. All’arrivo dei soldati richiesti dal direttore della miniera di Malfidano, Achille Georgiades i minatori presero tale stabile come punto di riferimento.
Il Museo è strutturato in due sezioni: al piano terra, in corrispondenza dell’ingresso, nei locali della ex Officina Meccanica, è stato allestito il Museo Civico che racconta la storia del paese di Buggerru. Piuttosto estesa è la sezione dedicata alla miniera, con la ricostruzione degli spazi comuni e il recupero di attrezzi e macchinari d’epoca; sono inoltre presenti teche in vetro contenenti minerali e fossili del territorio.