L’attività mineraria nella zona di Masua è attestata già a partire dal XVII secolo, con le prime coltivazioni di piombo e zinco. Tuttavia l’attività di tipo industriale inizia solo a partire dal 1859, con la concessione affidata alla Società anonima delle miniere di Montesanto.
In questo periodo si aprirono nuove gallerie, poiché quelle più antiche risultavano esauste. Il sito vede il susseguirsi della gestione di diverse società sino al primo dopoguerra; nel 1922 la direzione della miniera è acquisita della società belga La Vieille Montagne. Questa si concentra sulla nuova attività estrattiva di galena e calamina, minerali che venivano cerniti e poi mandati ai crivelli per ottenere il piombo.
La società belga modernizzò gli impianti della miniera, costruendo anche Porto Flavia, realizzato a strapiombo sul mare con la funzione di caricare il materiale estratto direttamente sulle navi. L’attività estrattiva nella miniera di Masua è terminata nel 1991.