Lo scavo di Monte Is Cungiaus si trova nel territorio comunale di Iglesias, in località Monteponi, nella regione storica del Sulcis-Iglesiente.
Questo sito rappresenta una vecchia cava a cielo aperto, abbandonata, dove la natura si è lentamente appropriata dei suoi spazi. La grande voragine si estende per una superficie di 10 ettari e rappresenta il più ampio scavo a cielo aperto della Sardegna.
L’attività estrattiva, condotta tra il 1867 e i primi decenni del ‘900, portò a scavare di più di un milione di metri cubi di materiali. La roccia di questo monte era ricca di calamina, minerale dal quale si estrae lo zinco.
La geologia dell’area è caratterizzata infatti dalle rocce della Formazione di Gonnesa. Le rocce sono composte da dolomie e calcari dolomitici di colore da grigio a nocciola, risalenti al periodo Cambriano inferiore (da 542 Ma a 509 Ma). In alcuni settori si osservano anche rocce metamorfiche di colore grigio-verde risalenti al periodo Cambriano medio – Ordoviciano inferiore (da 513 Ma a circa 470 Ma).
Il grande scavo è circondato dalla vegetazione a macchia bassa, con olivastro e lentisco. All’interno si possono osservare gruppi di pini, legati alle vicine attività di rimboschimento.
Nel settore nord dello scavo è oggi presente un ampio terrazzo panoramico, raggiungile tramite un sentiero tra due vette (343 m. s.l.m. e 235 m. s.l.m.).
Il villaggio minerario di Monteponi ha una storia antica, citato per la prima volta in un documento del 1324 come “Monte Paone”. Successivamente viene denominato “Monte Luponi” o anche “Monte de Pony” e Monteponi, a partire dal 1649. Per lungo tempo ha rappresentato una delle maggiori miniere dell’isola. Alla fine degli anni ‘90 le attività estrattive lentamente diminuirono, per terminare definitivamente nel 1998.
Tutta l’area oggi è ricca di percorsi ed itinerari per gli appassionati di trekking, tra cui una tappa del Cammino Minerario di Santa Barbara.