I “Giardini Pubblici” costituiscono un parco urbano all’interno della città di Cagliari. La superficie dei Giardini si estende per circa 2 ettari, al confine tra i quartieri storici di Villanova-La Vega e Castello.
L’area è stata acquisita nel 1840 e rappresenta un precoce esempio di parco pubblico, il più antico della città e il primo in assoluto in Sardegna.
L’impianto dei giardini, come si osserva nella zona nord, è di tipologia formale all’italiana (sei aiuole geometriche). Al contrario, lungo l’asse centrale, risulta “informale”, con ampi spazi a ridosso del viale centrale.
L’ingresso è ornato da piante di glicine comune rampicante che in primavera si tinge dei colori della sua fioritura a grappoli azzurro-violacei. Proseguendo, lungo il viale alberato centrale, dedicato alla memoria delle vittime dei bombardamenti del 1943, si possono osservare diversi alberi di leccio e jacaranda.
Il valore naturalistico del parco è sicuramente collegato ai due maestosi esemplari secolari di Ficus magnolioide, di età stimata tra i 140 e i 150 anni. Questi due alberi fanno parte della memoria degli abitanti della città, cornice di giochi e ricordi d’infanzia. Tuttavia non sono gli unici esemplari secolari dei Giardini.
Infatti troviamo anche un esemplare di Spino di Giuda, di età stimata tra i 120 e i 150 anni, diverse palme centenarie di varie specie (Palma blu del Messico, Palma delle Canarie, Palma cinese, Palma di San Pietro) e un carrubo secolare, situato alla fine del viale laterale.
I giardini ospitano inoltre diverse specie della flora mediterranea tra cui lentisco, mirto, corbezzolo, olivastro e ginepro.
Recentemente, nel novembre 2021, il comune di Cagliari ha fatto richiesta per l’inserimento dei due Ficus e dello Spino di Giuda all’interno della lista degli Alberi monumentali tutelati dal Piano Paesaggistico Regionale della Sardegna.
Inoltre, alla fine del lungo viale alberato, i giardini pubblici ospitano la Galleria comunale d’arte, un tempo Regia Polveriera dell’arsenale sabaudo, e numerose opere scultoree. Tra queste merita menzione la Fontana dei dormienti, opera dello scultore Mimmo Paladino, realizzata nel 2011. La fontana si caratterizza per la presenza dei dormienti, sculture dalle fattezze umane, che trasmettono una sensazione di sospensione, di stasi, di non appartenenza al reale.
