Bacu Abis è un villaggio operaio sorto nel XIX secolo per lo sfruttamento dei giacimenti di carbon fossile.
Il primo centro abitato, frazione del comune di Gonnesa, era costituito da due edifici paralleli detti Case Congia, edificati nel 1914. Tra il 1936-38 l’agglomerato è modificato su progetto di Gustavo Pulitzer-Finali. Il nuovo razionale villaggio operaio comprendente 20 isolati con alloggi per minatori e 3 isolati per gli impiegati. Dal 1937 Bacu Abis è inglobata alla neonata Carbonia e dotata anche di sede di delegazione municipale con servizi comunali decentrati.
L’abitato è costruito secondo uno schema che prevede un nucleo centrale come fulcro delle funzioni pubbliche e civili, da cui si dipartono gli assi viari che dividono in file ordinate le residenze unifamiliari e gli alloggi multipli per gli operai, disposti in modo gerarchico.
Gli edifici pubblici della propaganda, la casa del fascio, il cinema, il dopolavoro, sono concentrati nel centro civico. Mentre i quartieri residenziali adottano i principi dell’organizzazione razionale del moderno quartiere urbano.
Il progetto di costruzione non fu interamente completato, probabilmente a causa della scoperta del grande giacimento di Serbariu che riportò l’attenzione sulla città di Carbonia. La crescita del villaggio operaio ha in parte offuscato la pulizia del disegno urbano, di cui resta individuabile il viale con le residenze operaie.