La Foresta Demaniale di Montes ricade nel territorio comunale di Orgosolo e si estende per una superficie di circa 4586 ettari. La sua estensione si sviluppa nel Supramonte, dai primi contrafforti del massiccio del Gennargentu, all’alta valle del Cedrino, sino al rio Flumineddu, che ne costituisce il confine orientale.
L’area forestale presenta condizioni climatiche tipiche del regime mediterraneo con le precipitazioni che sono concentrate principalmente nel periodo autunno-inverno.
Dal punto di vista geologico, l’area è costituita prevalentemente dai calcari mesozoici. Questi mostrano particolari forme di erosione grazie anche alla presenza di acque superficiali e numerose sorgenti. Tra le più importanti si ricorda la sorgente di Funtana Bona dalla quale ha inizio il corso del fiume Cedrino.
La flora è caratterizzata dalla presenza dominante del leccio. Infatti la foresta ospita una lecceta plurisecolare, conosciuta come Sas Baddes, considerata unica nel bacino del Mediterraneo per estensione e caratteristiche. Questa si estende per circa 1000 ettari con alberi di alti 20-25 metri, fiore all’occhiello della foresta demaniale, una delle leccete più antiche ed estese d’Europa. Nella foresta sono presenti anche aceri, agrifogli, corbezzoli, filliree e tassi. Nel sottobosco spunta la peonia e la rosa selvatica del Gennargentu.
La foresta è un’oasi di protezione faunistica ed ospita numerose specie. Il muflone è considerato il simbolo di Montes essendosi adattato perfettamente all’habitat della foresta. La specie più popolosa è il cinghiale, come si osserva anche dalle numerose “arature” che lascia visibili al suo passaggio. Nella foresta vivono poi il gatto selvatico, la martora, il topo quercino ed il ghiro. Ai limiti del bosco vivono invece la lepre, il coniglio selvatico e la volpe.
Tra gli uccelli ricordiamo la presenza di aquila reale, astore, corvo imperiale, cornacchia grigia di Sardegna, falco pellegrino, gheppio, sparviere, pernice e colombaccio.
Passeggiando nella foresta si possono ammirare diversi elementi di pregio naturalistico come ad esempio il monumento naturale di Monte Novo San Giovanni. Questo è raggiungibile tramite un antico sentiero e mostra guglie alte fino a 70 metri, dove crescono varietà floreali endemiche.
Ancora è nota la località di Campu su Mudrecu, un pianoro carsico piuttosto spoglio a causa di un incendio che distrusse interamente il bosco di ginepri negli anni ’30 del XX secolo. Qui si avvistano facilmente grossi branchi di mufloni.
La località di Campu su Disterru, un vasto pianoro carsico in parte coperto da un bosco di lecci secolari, sul quale si trova l’omonima voragine carsica con apertura di forma ovale.
Nelle zone prossime alle sorgenti è facile trovare degli ovili caratterizzati dai “pinnetos”, rifugi dei pastori realizzati in pietra con copertura a cono di frasche. Si osservano inoltre vari ruderi di età nuragica: il villaggio di sas Baddes, inserito nella lecceta, due tombe dei giganti, vicino alla valle sa Senepida, e, nel cuore della foresta il nuraghe Mereu, costruito con massi di calcare bianco.
L’intera area del complesso ricade in zona vincolata ai sensi del R.D. n°3267/1923 e della L. 991/52 ed è stata dichiarata oasi permanente di protezione faunistica con decreto dell’Assessorato alla Difesa Ambiente n. 139/79 e ricade nell’area del Sito di Interesse Comunitario (SIC) “Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei – Su Sercone” (ITB002212).