La foresta di Montarbu, tra le più affascinanti della Sardegna, si estende per quasi 2800 ettari, tra il territorio di Seui e quello di Ussassai, in piccola parte.
Si sviluppa alle falde del massiccio di Monte Tonneri, con la sua imponente falesia calcarea. Le vette più significative sono Montarbu (1304 m. s.l.m.) e Pizzu Margiani Pubusa (1324 m. s.l.m.). A nord, il fiume Flumendosa, la separa dal massiccio del Gennargentu.
La vegetazione predominante è la macchia mediterranea caratterizzata da boschi naturali di leccio, agrifoglio, tasso ed acero. Nella zona più interna sono presenti anche frassini, carpini, ontani e salici. All’interno della foresta sono inoltre presenti alcuni esemplari monumentali di leccio. Il più grande e famoso albero monumentale è detto s’Ilixi ‘e Canali. Questo si trova lungo il confine occidentale della foresta, nei pressi del Riu Su Canali, ma comunque facilmente raggiungibile dalla foresta.
Dal punto di vista faunistico, Montarbu ospita un patrimonio molto importante, tale da rendere la foresta un’oasi di protezione faunistica già nel 1980. Tra le specie animali da segnalare ricordiamo il muflone, il cinghiale, il gatto selvatico ed il ghiro. Tra gli uccelli è possibile osservare l’aquila reale, l’aquila del Bonelli, il falco pellegrino, la poiana, lo sparviero, l’astore, il nibbio, il grifone e l’avvoltoio monaco.
L’area è ricca di corsi d’acqua a carattere perenne che traggono origine dal massiccio calcareo di Monte Tonneri. Tra i più noti ci sono il rio Ermolinos, il rio Funtana d’Oru ed il Liscerzu. Inoltre sono presenti diverse emergenze d’acqua quali le sorgenti di Funtana d’Oro, Strumpu Seidi, S’Orroli, Pirarba, Is Medduris, Nuletta, Middai e Funtana Dorada.
All’interno della foresta sono presenti anche siti di importanza archeologica, quali i resti della fonte sacra e dell’insediamento nuragico di S’Orgioloniga e il nuraghe di Analù.
Uno dei modi più suggestivi per raggiungere la foresta è sicuramente tramite il Trenino Verde, in direzione verso la foresta demaniale di Montarbu, a partire dalla stazione di Mandas.
L’area oltre ad essere Oasi faunistica, ricade all’interno dei Sito di Interesse Comunitario (SIC) “Monti del Gennargentu” (ITB021103), afferente alla Rete Natura 2000.