La costa settentrionale della Sardegna, nonostante sia naturalmente più protetta della meridionale, presenta una notevole rete di strutture difensive. All’interno di questo complesso sistema, vi è anche la Batteria militare di Capo d’Orso.
Queste batterie presentavano una duplice esigenza: presidiare i punti di accesso e ancoraggio e sventare ogni attacco dal mare. Per rispondere al doppio compito, si distinsero in Opere alte e Opere basse. Un esempio di Opera bassa è il Compendio militare di Punta Rossa, a Caprera. Capo d’Orso risponde invece alla categoria delle Opere alte.
Costruita nel 1893, pochi anni dopo rispetto alla nascita della Triplice Alleanza (1887), serviva come presidio difensivo in funzione antifrancese. Infatti, vista la sempre più crescente possibilità di conflitto con la Francia, era necessario controllare complessivamente le Bocche di Bonifacio e, qui in particolare, per difendere Palau.
La possente cinta muraria è fatta di granito locale, il che agevolava la fondamentale caratteristica mimetica della Batteria. Nella struttura vi era spazio destinato anche alle riservette, ai magazzini di deposito di polvere per il munizionamento, una caserma par cinquanta uomini e dei locali per il ricovero dei materiali. Esternamente, oltre un piccolo padiglione per l’alloggio del comandante, composto da tre camere, cucina e latrine, vennero successivamente costruiti un insieme di fabbricati destinati ad accogliere una guarnigione più numerosa.
La Prima Guerra Mondiale, a causa del cambiamento di alleanze, rese inutile la struttura, vista la mancanza di una guerra nel Mediterraneo. Si decise, quindi, il trasferimento del materiale bellico della Batteria al fronte austro-ungarico.
Vista l’evoluzione delle tecniche belliche, con l’introduzione di sottomarini e aerei, dal 1924 iniziarono i lavori per ammodernare moltissime basi militari. Capo d’Orso presenta infatti le caratteristiche di base militare antiaerea, con cannoni più potenti e mitragliatrici.
In seguito alle clausole del Trattato di pace del 1947, la base fu smilitarizzata nel 1950. La struttura di Capo d’Orso conserva cospicuamente la stratigrafia di tutto questo susseguirsi di storia e variazione di architettura.