L’ex Compendio militare di Punta Rossa si trova nella parte meridionale omonima dell’Isola di Caprera. Prima della sua costruzione, Caprera era un’isola che si reggeva su un’economia agro-pastorale e ittica.
Il 14 ottobre 1767 le forze sabaude invadono l’arcipelago della Maddalena con un corpo di 140 unità, a fronte dei 150 abitanti. Dall’iniziale interesse di difesa militare, si passò alla comunanza delle terre per lo sfruttamento agricolo. Nel 1838, la Carta reale decretava l’abolizione dei Feudi, e si indicava la spartizione delle terre libere in proprietà divise e assegnate.
Dalla seconda metà dell’Ottocento, furono Giuseppe Garibaldi e l’inglese Richard Forman Collins ad acquistare e spartirsi l’isola, tra il 1854 e il 1857.
Dal 1886 al 1888, Caprera diviene una piazzaforte. Si costruì una diga nel 1890 che la collegava con La Maddalena. Con la costruzione di questa piazzaforte, nel 1892 l’isola intera passava al Demanio.
I lavori per il complesso militare di Punta Rossa durarono quindi dal 1886 fino al 1888, in prospettiva di un’imminente guerra con la Francia. Esso è dislocato su due macro aree: il “Promontorio” a nord, con sviluppo lungo l’asse est-ovest, e la “Penisola” a sud. Questa è costituita da una batteria in barbetta, con un muro di rivestimento interno e piazzuole in muratura che erano armate con cannoni.
Sul fianco sinistro della batteria vi sono tre riserve di munizionamento. Sul pozzo di questa cavità si trovano due pozzi per cannoni. Questi sono collegati da una galleria coperta, la quale a sua volta a mezzo di altre gallerie comunica con le riservette di munizionamento e i locali di confezionamento cariche e caricamento proiettili. Verso Nord è presente il magazzino delle polveri e sulla stessa linea troviamo un fabbricato che comprende: un magazzino per l’artiglieria, i locali per ospitare 50 uomini, le camere per gli ufficiali e sottufficiali e la stazione fotoelettrica. Accanto a questa vi è una cisterna con una capienza di 150 m².
Nel 1949, dopo i trattati di pace, l’area è stata smilitarizzata e oggi si trova in stato di abbandono.