Il Cimitero Monumentale di Bonaria si sviluppa su di una vasta area situata alle pendici dell’omonimo colle. Già in passato, durante l’epoca fenicia prima, romana poi, ed infine cristiana, l’area ospitava un’area di sepoltura, anche se non ufficiale.
Prima della creazione del cimitero, i cagliaritani erano soliti seppellire i loro morti o nelle chiese o nelle aree limitrofe a queste. L’epidemia di colera del 1816 mise in crisi questo sistema. Su una popolazione di circa dodicimila abitanti, morirono quasi seicento persone in pochi mesi.
Sia per ragioni logistiche, sia per ragioni sanitarie, le autorità cittadine decisero di individuare una zona fuori dalle mura della città da adibire a cimitero cittadino. Luigi Damiano, capo del Genio Militare, terminò i lavori nel 1828. La consacrazione del sito, ad opera dell’Arcivescovo Nicolò Navoni, si tenne il 28 dicembre dello stesso anno.
Già dopo trent’anni, l’area cimiteriale risultò ormai insufficiente ad accogliere tutte le salme, a causa dell’incremento demografico della città. L’amministrazione cittadina commissionò quindi, nel 1864, un primo ampliamento all’architetto Gaetano Cima. Il progetto prevedeva l’allargamento dell’area, andando a scalare letteralmente il colle di Bonaria realizzando una serie di terrazzamenti, che vennero chiamati “Gradoni Cima”.
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, il cimitero di Bonaria divenne il luogo dove i più alti esponenti della società cagliaritana volevano essere seppelliti, commissionando opere funebri e cappella di famiglia. Tra queste vi sono la Cappella Devoto, il Monumento a Giuseppe Todde, la Cappella Birocchi, la Cappella Nurchis, il Monumento funebre famiglia Sanna Manunta – Manconi e molti altri.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, con l’apertura del cimitero di San Michele e l’ampliamento della città, non fu più possibile ampliare ulteriormente l’area cimiteriale.
Si decise di chiudere Il Cimitero di Bonaria nel 1968. Oggi però è ancora possibile il seppellimento, ma solo il loculi privati acquistati prima del 1968.
Nel 2011 il Ministero della Cultura lo ha dichiarato Cimitero Monumentale.