La chiesa di San Pietro di Milis Piccinnu è una chiesa campestre nella campagna di Seneghe, anche se risulta parte della comunità ecclesiastica del comune di Milis.
La struttura sorge isolata in aperta campagna, in prossimità del nuraghe a cui essa stessa dà il nome.
È l’unico edificio superstite dell’antico villaggio di Milis Piccinnu, edificato dagli abitanti di Milis per sfuggire a una presunta epidemia di peste.
La più antica attestazione del titolo risale all’inizio del XII secolo, come si legge nel primo atto del Condaghe di Santa Maria di Bonarcado. Infatti, il giudice di Arborea Costantino I fondò il monastero camaldolese di Bonarcado affiliandogli la chiesa di San Pietro di Milis Piccinnu.
Non abbiamo tracce della chiesa altomedievale se non nella facciata e nei fianchi. Infatti, nella seconda metà del XIII secolo, l’edificio venne ricostruito su impianto mononavato in conci calcarei.
In età moderna venne ingrandita attraverso la demolizione dell’abside.
La facciata è caratterizzata da una bifora incassata e murata e da un portale architravato e lunettato, incorniciato da spessi blocchi basaltici, forse di spoglio dell’attiguo nuraghe.
È presente un campanile a vela con luce ogivale.
La chiesa sorge presso l’incrocio fra la Strada Provinciale 14 e la Via San Lussorio e funge da fulcro tra i diversi tancati che convergono su di essa. È raggiungibile solamente a piedi e risulta nascosta dalla vegetazione circostante.