La chiesa di Sant’Antonio Abate, conosciuta anche con la denominazione di “Sant’Antoni de su fogu”, si trova nella periferia settentrionale del centro abitato.
Fu certamente la parrocchiale dell’antichissimo borgo che andò distrutto nell’assedio del 1436. Indicata dallo studioso Roberto Coroneo come possibile fabbrica extra muros rispetto alla cinta del castello dei Doria, la sua costruzione risale alla prima metà del XIII secolo. Al centro della facciata presenta un bel rosone e, sopra il portone, un delicato fregio. L’edificio, realizzato con blocchi di calcare ben squadrati, presenta una sola navata che termina con un’abside. L’interno è illuminato da due finestrelle aperte nella parete sinistra, una in quella destra e una nell’abside. Alla sommità dei due pioventi della facciata vi è un archetto che dà alloggio ad una piccola campana. Più in basso su ciascun piovente sono simmetricamente disposti due pinnacoli molto simili a quelli che nelle chiese romano-gotiche si ponevano sui margini delle parti meno ornate, per dare ad esse maggiore slancio: raffigurano due alberi stilizzati.