La chiesa di Santa Vittoria apparteneva alla villa scomparsa di Save. Di origini medievali, è stata più volte ripresa, sino al XIX secolo. La prima menzione risale al 1359. Presenta, infatti, tracce del primo impianto in stile romanico, come le semplici monofore dell’abside, e del successivo stile gotico – aragonese.
Il prospetto frontale è molto semplice e mostra in cima una croce in metallo. Nel prospetto settentrionale sono visibili quattro contrafforti e un ulteriore ingresso aperto nel 1938.
L’interno è scandito da cinque campate. Un concio posto in corrispondenza della chiave di volta della prima campata riporta la data del rifacimento seicentesco: 1608. Dal presbiterio si accede all’abside, l’area più antica dell’edificio che, come consuetudine nelle architetture gotiche iberiche, è più piccola e stretta rispetto alla navata.