La chiesa di Santa Maria d’Itria si trova a Gesico.
Ultimata nel primo Trecento, si tratta di un edificio di committenza privata, verosimilmente fatto erigere dalla classe dominante pisana.
In conci di trachite rossa e calcare locale, si articola su pianta a navata unica con abside semicircolare orientato a nord-est.
Negli anni ’50 del Novecento, ha subito pesanti rimaneggiamenti che hanno irreparabilmente alterato la fisionomia originaria.
La facciata risulta tripartita da due lesene, nascenti da uno zoccolo a scarpa che corre lungo tutto il perimetro della struttura.
Nello specchio centrale si apre il portale, con arco di scarico semicircolare in conci dicromi alternati, impostato su mensole. L’architrave del portale è munito di un’iscrizione in caratteri onciali che riporta la titolatura a Santa Maria e la data 1305, che fissa il terminus ante quem della sua costruzione.
La tipologia architettonica della chiesa induce a ritenere che fosse munita di un campanile a vela, non integrato nei restauri.
I prospetti laterali evidenziano un susseguirsi di archetti poggianti su peducci semplici o con decorazione geometrica, talvolta intagliati, che scandiscono sia i lati esterni della navata che il profilo dell’abside.
Su ambedue i prospetti laterali si aprono portali architravati su mensole a sezione trapezoidale ed arco a pieno centro.
Nel prospetto posteriore, dell’archeggiatura lungo gli spioventi rimangono solo i peducci, stretti e allungati. L’abside presenta monofora ad arco a tutto sesto strombata solo verso l’interno.