Chiesa di Santa Maria di Curos

Cronologia: XII-XIII secolo d.C.

Chiesa S. Maria di Curos

Foto di Paolo Lombardi

Chiesa di S. Maria di Curos_Villanova Monteleone

Situata ai confini degli attuali comuni di Monteleone Rocca Doria e Villanova Monteleone la chiesa di Santa Maria di Curos è oggi visibile solo parzialmente negli alzati. Nessuna attestazione documentaria d’archivio riporta menzione della chiesa ma si ipotizza, sulla base dell’analisi architettonica, che la sua costruzione sia databile tra il XII e il XIII secolo, così come confermano le epigrafi rinvenute e studiate durante i recenti restauri, tra le quali quella in logudorese del mastriu Comita d’Innoviu, incisa in una monofora.

. Solo in una fonte del 1441 si fa riferimento ad un villaggio di Curos (Curus), oramai in abbandono, che potrebbe essere pertinente alla chiesa.

Il paramento murario restante è messo in opera con conci squadrati alternati ad altri sommariamente lavorati. Si riscontra un’alternanza non regolare di pietra calcarea più chiara e pietra vulcanica più scura.

Allo stato attuale i ruderi dell’edificio residuano, in alzato, di un unico tratto di paramento murario che si sviluppa in lunghezza per circa 18 mt in direzione est-ovest; solo ad occidente rimangono pochi corsi basali di un’abside a pianta semicircolare.

Il primo impianto doveva, con buona probabilità, prevedere una chiesa a pianta longitudinale trinavata con absidi contrapposte in corrispondenza della navata centrale. Questa tipologia di edificio, molto rara nel contesto isolano, accosterebbe la chiesa di Curos alla più nota basilica di San Gavino a Porto Torres.

Gallery

Bibliografia

Ricostruzione 3D Chiesa di Curos
G. Frulio (a cura di), Santa Maria di Curos in territorio di Monteleone. Studi e restauri di un edificio allo stato di rudere, a, Tipografia IL DAVID, 2006, pp. 13-16.
A. Soddu, Incastellamento in Sardegna. Il caso di Monteleone, Aonia edizioni, 2013, pp. 77-78, 99-100.
http://www.villanovamonteleoneturismo.it
G. Piras, “Le iscrizioni funerarie medievali della basilica di San Gavino: contributi preliminari per una rilettura”, in Il Regno di Torres 2. Atti di Spazio e Suono 1995-1997, Sassari, 2003, pp. 302-342.
G. Piras, “Catalogo e prime considerazioni sulla documentazione epigrafica”, in  in G. FRULIO (a cura di), Santa Maria di Curos in territorio di Monteleone. Studi e restauri di un edificio allo stato di rudere, Firenze 2006, pp. 27-30.

Informazioni utili

Ingresso: Libero
Parcheggio: No
Distanza a piedi: 350m
Difficoltà: Media difficoltà
Altitudine: 228m
Bar: No
Accessibilità motoria: Non accessibile

Ti potrebbero interessare anche

Palazzo Baronale, Sorso
Il Palazzo Baronale, risalente alla metà del XVIII secolo, può essere considerato come la massima espressione dell’architettura civile di Sorso. La struttura si presenta…
Torre Falcone, Stintino
La torre é situata su uno dei punti piú alti della Nurra settentrionale a circa 189 m s.l.m. Le fonti del XVI secolo segnalano…
1_Chiesa di Santa Margherita_Laerru
La chiesa parrocchiale di S. Margherita è stata ricostruita nel XVIII secolo su un più antico impianto originale. L’edificio è costruito con blocchi di…