La chiesa di Santa Giusta si trova a Gesico, di cui è la parrocchiale.
La prima attestazione della chiesa risale al 1350.
A testimonianza della presenza di un impianto preesistente, duranti gli ultimi lavori di riqualificazione della chiesa è stata rinvenuta un’abside bizantina.
L’impianto attuale, in stile gotico-aragonese, è ascrivibile tra la fine del XV e gli inizi del XVII secolo.
La facciata presenta terminale piatto con coronamento con merlatura lanceolata.
Il portale d’ingresso, realizzato nella prima metà del Seicento, è affiancato da semicolonne e sormontato da un’area timpanata all’interno della quale si inserisce un motivo decorativo vegetale.
In asse con il portale si trova un piccolo rosone vetrato.
Il lato destro del prospetto è sostenuto da un contrafforte diagonale.
Sul lato sinistro si innalza un alto campanile a pianta quadrata. Spartito da cornice marcapiano, presenta un terminale caratterizzato da un motivo continuo di merlature. In corrispondenza della cella campanaria, la struttura risulta alleggerita da monofore ad arco a tutto sesto. Una teoria di archetti pensili domina la parte sottostante l’orologio.
La chiesa, a navata unica, è arricchita da otto cappelle laterali. Sia l’aula che le cappelle laterali risultano voltate a crociera.
Custodisce diverse opere di pregio, tra cui un retablo raffigurante le anime del Purgatorio, opera del pittore campano Giulio Adato, e un crocifisso ligneo del XVI secolo della scuola di Nicodemo.