La chiesa di S. Caterina d’Alessandria Vergine si trova nel centro dell’abitato di Mores. Fu costruita intorno al 1630 e portata a termine nel 1636, quando si iniziò a officiare il culto. La facciata non venne però terminata prima del 1670 con il contributo economico del marchese di Mores.
Il prospetto principale si presenta con un paramento murario in cantoni di calcare dal taglio accurato; è scompartita, orizzontalmente, da una cornice modanata, mentre la parte superiore si conclude in maniera curvilinea come la chiesa di Gesù e Maria a Sassari; tutti gli altri prospetti risultano intonacati. Al centro vi è un portale con arco a tutto sesto poggiante su due lesene, mentre più in alto vi è una finestra rettangolare.
L’edificio si caratterizza per un imponente campanile, a canna quadrata, che ospita nell’ultimo livello la cella campanaria con otto colonne poggianti su plinti. Superiormente vi è un cornicione sormontato da lanterna cilindrica decorata con ghirlande.
La pianta della chiesa è ad unica navata con cappelle laterali, molto in uso nel Seicento. La navata è divisa da tre archi a tutto sesto poggianti su pilastri addossati. Le cappelle e il presbiterio sono anticipati da archi a tutto sesto che risultano evidenziati dalla muratura a vista. Globalmente risulta intonacata e tinteggiata, tranne che per il presbiterio.