La chiesa sorge sull’omonima piazza, accanto alla Pinacoteca Nazionale della città.
L’intitolazione iniziale della chiesa è dedicata a Gesù e Maria; tuttavia successivamente alla demolizione, nel 1853, della duecentesca chiesa di Santa Caterina, sita nell’attuale piazza Azuni, la chiesa di Gesù e Maria ne acquisisce l’intitolazione.
Il tempio, costruito tra il 1579 e il 1609, è il risultato del progetto degli architetti gesuiti Giovanni Maria Bernardoni e Giovanni de Rosis; questi ne conformano la struttura ai canoni liturgico-architettonici delineati nel Concilio di Trento, che prevedeva il convergere l’attenzione dei fedeli verso l’altare.
La facciata con timpano curvilineo è distinta in due ordini. In basso si apre l’ampio portale sormontato da timpano con lo stemma dell’ordine; mentre in quello superiore si apre una finestra centrale con vetrata e due cieche laterali. La finestra con vetrata colorata è realizzata dall’artista Filippo Figari (1885-1973).
La pianta a croce latina si sviluppa con una navata centrale scandita in tre campate voltate a crociera costolonata; riproposta nelle sei cappelle laterali e nel transetto. La differenza di stili tra l’interno e l’esterno dell’edificio è da ricondurre all’abitudine dei padri gesuiti di assecondare le maestranze locali, in questo caso ancora legate alla tradizione architettonica tardogotica.
La chiesa conserva l’altare ligneo dei Martiri turritani del XVII secolo e il retablo di San Francesco Saverio del XVIII secolo.