La chiesa di San Saturnino di Usolvisi si erge isolata su un poggio poco distante dal corso del fiume Tirso, sulle rovine di un nuraghe.
L’area ha restituito numerosi reperti archeologici risalenti fino all’epoca prenuragica. Ad attirare l’uomo furono probabilmente la vicinanza del fiume Tirso e l’abbondante presenza di sorgenti di acque termali. Già in epoca romana fu infatti impiantata la vicina stazione termale di Aquae Lesitanae e tuttora, proprio di fronte alla chiesa di San Saturnino, sorge l’omonimo stabilimento termale.
L’edificazione della chiesa risale alla seconda metà del XII secolo. L’edificio, in stile romanico, è costruito in blocchi di trachite rossa locale, è ad aula unica e dotato di campanile a vela. La facciata è molto lineare e al centro si apre il portale principale architravato sul quale imposta un arco a sesto rialzato. Lo stesso accade per il portale aperto lateralmente. Due sono le finestre nei fianchi e una nell’abside.
Per raggiungere la chiesa si lascia la SS 131 all’altezza di Macomer e si imbocca la SS 129 percorrendola per circa 15 km. Si svolta quindi a sinistra per prendere la SS 128 bis e si procede lungo questa strada fino ad arrivare all’abitato di Bultei. Lasciato il paese, si prosegue lungo la SS 128 bis e si svolta a destra per imboccare la SP 86. Si procede per circa 6,8 km e si svolta infine a sinistra, dove la chiesa si erge in un poggio isolato.