La chiesa di San Quirico è situata nell’agro di Sassari, in prossimità della strada vicinale Eba Ciara, sopra un’altura che domina la valle. La chiesa si trova nelle vicinanze delle fonti di San Martino le cui acque, in epoca romana, alimentavano l’acquedotto di Turris Libissonis, l’attuale Porto Torres.
L’impianto romanico è risalente alla seconda metà del XII secolo. Intorno al 1500-1600, secondo quanto documentato dal Condaghe di San Michele di Salvenor l’edificio subì un consistente rimaneggiamento.
Sino alla fine del XVI secolo la chiesa era dedicata a San Martino; in seguito venne intitolata a San Quirico dal proprietario del momento, Quirico della Bronda, che la donò al sacerdote Giovanni Collega. A quel periodo si deve un ulteriore rimaneggiamento che, oltre alla ristrutturazione interna, comportò l’aggiunta di un complesso simmetrico esterno, adibito ad abitazione. Alla fine del XVII secolo divenne proprietà del Seminario sassarese.
Lo scrittore Enrico Costa riporta che il complesso fu adibito anche a monastero femminile, poi abbandonato a causa dell’insalubrità del posto.
L’edificio non è visitabile in quanto situato all’interno di una prorietà privata.