La chiesa si trova nella periferia della frazione di Zuri. Originariamente il centro abitato si trovava lungo le rive del fiume Tirso, ma nel 1923-25 dovette essere spostato più a monte per evitare di essere sommerso dalle acque del lago Omodeo. Per questo motivo la chiesa fu demolita e ricomposta con le forme e i pezzi originari nell’attuale sito.
L’architetto Anselmo da Como la edificò nel 1291 in uno stile fra romanico e gotico. A subire trasformazioni sono state parte della facciata superiore, il campanile e l’abside ricostruita in forme gotico-catalane. L’interno dell’edificio, a una sola navata, è semplice mentre l’esterno è animato da una grande varietà di figure scolpite nei capitelli.
Nell’architrave del portale d’ingresso sono raffigurati sette personaggi, fra cui San Pietro al centro con accanto la Madonna col Bambino. Grande curiosità desta un capitello di una parasta dell’abside: è decorato con figure umane che si tengono per mano. Probabilmente rappresenta un gruppo di pellegrini ma un’ipotesi suggestiva vi riconosce la prima rappresentazione del “ballo sardo“.