La chiesa di San Giuliano si trova a Selargius, a breve distanza dalla parrocchiale.
Durante i restauri svolti negli anni 80 del secolo scorso, l’indagine archeologica ha permesso il recupero di sequenze stratigrafiche dalla preistoria all’età post medievale. Sono state rinvenute, inoltre, varie sepolture con corredi funerari dell’XI-XII secolo.
La sua costruzione, ascrivibile a maestranze toscane, è databile al secondo quarto del XII secolo. Mentre l’abside semicircolare fu rimaneggiata nel XIII secolo.
La chiesa, di piccole dimensioni, è a tre navate.
L’aula è divisa da arcate a tutto sesto che si innestano sui capitelli di robusti e corti fusti di spoglio. I capitelli sono perlopiù romanici in calcare, ma tre marmorei di tipo corinzio sono databili all’età romano-imperiale.
La chiesa ha una copertura lignea di età tardoromanica. Il tetto ligneo si presenta a capriate nella navata centrale, mentre a falde nelle navatelle.
La facciata, in pietra, presenta un campanile a vela.
L’ingresso è caratterizzato da un portale architravato, che richiama lo stile delle case campidanesi. Esso si sovrappone alla struttura muraria della facciata originaria.
Il portico è sormontato da una bifora con colonnina e capitello. I prospetti laterali della navata centrale sono caratterizzati da archetti a doppia ghiera e da lesene. Inoltre, sono presenti monofore a doppia strombatura.
Gli stessi motivi sono ripresi nel prospetto absidale.
La chiesa di San Giuliano è legata alla tradizione dell’antico sposalizio selargino, che avviene ogni anno la seconda domenica di settembre.
La chiesa, di proprietà ecclesiastica, è gestita dalla Confraternita della Vergine Santissima del Rosario sin dal 1589. Molto attiva nell’organizzazione di eventi durante tutto l’anno, è a disposizione per l’apertura della chiesa su richiesta dei visitatori.
Le aperture canoniche sono:
8/9 gennaio – Festa di San Giuliano
Seconda domenica di settembre – Antico Sposalizio selargino
7 ottobre – Festa della Madonna del Rosario
Tutti i sabati sera del mese di maggio (alle 20:00) e di ottobre (alle 19:00) per la recita del rosario in sardo
Accanto all’edificio è possibile, sempre su richiesta quando non già aperta per gli eventi, visitare la mostra permanente sull’antico sposalizio selargino.