L’attuale chiesa parrocchiale venne consacrata il 25 ottobre del 1955. L’edificio sorge sulle fondamenta di una vecchia chiesa demolita negli anni ’40, della quale si conserva il campanile e la pietra di consacrazione avvenuta nel 1734, conservata nella cripta dell’attuale chiesa.
All’esterno si presenta interamente costruita in conci di granito a vista. È affrescata, nell’abside e nel sovrastante timpano dalla Scuola del Beato Angelico di Milano (1966). Negli altari laterali, la Madonna e San Giuseppe sono musivi, così come il Cristo nella cripta e San Gavino nella mezzaluna posta nel portone principale.
Il tabernacolo, la Via Crucis e le vetrate sono ugualmente della scuola del Beato Angelico. Negli ultimi anni la chiesa si è arricchita della presenza di un importante manufatto in argento: il Calice Gitimel. Rinvenuto nel 2011, risale all’età medievale sarda ed è il più antico dell’isola. Datato tra il XII-XIII secolo è il terzo calice nel mondo appartenente a quell’epoca: gli altri due si trovano al Louvre e ad Assisi. Nell’epigrafe incisa nella base con caratteri medievali si legge: Gitimel presbiter fecit me facere calice istum (trad.Gitimel sacerdote fece fare me il qui presente calice).