La chiesa di Sant’Elia si trova nella campagna di Nuxis.
Nonostante le sue modeste dimensioni, è uno dei più importanti edifici bizantini del sud della Sardegna ed è databile tra IX e X secolo.
La struttura ha pianta a croce greca con cupoletta all’intersezione dei bracci.
L’aspetto attuale dell’edificio è dovuto ad un restauro di alcune parti risalenti al 1909, a seguito del crollo della cupoletta e del cedimento del braccio sud-ovest.
La cupoletta fu ricostruita in forma allungata, dandole le forme di una “volta a piramide”. Essa poggia su un tamburo tronco piramidale e oggi, pur essendo in realtà la parte più recente, costituisce l’elemento maggiormente distintivo dell’edificio.
Il braccio sud-ovest, in cui si apre l’attuale ingresso, venne invece ricostruito leggermente più breve e vi fu aggiunto un campaniletto a vela con coronamento curvilineo.
Si ipotizza che il braccio ovest, in cui si apre un ingresso laterale, costituisse in origine il prospetto principale con canonico orientamento est-ovest. Infatti, la tessitura muraria di questo braccio rappresenta maggiormente la struttura originaria per l’accurata lavorazione e distribuzione spaziale dei conci.
L’interno è caratterizzato da una severa semplicità. I quattro bracci che si dipartono dal vano cupolato presentano copertura voltata a botte. Invece, il raccordo della cupola con il tamburo quadrato avviene per mezzo di scuffie piuttosto rudimentali ed eguali solo a coppie, probabilmente frutto del restauro del XX secolo.