Risalente almeno al XVI secolo, il santuario è menzionato per la prima volta nel 1665 come parrocchiale del piccolo centro medievale di Nuracabra, abbandonato in seguito all’epidemia di peste della metà del ‘600.
La devozione verso il santuario, in seguito ricostruito in veste neoromanica, sopravvive ancora oggi. Nelle “cumbessias” che lo circondano ospita i pellegrini che arrivano per la festa del 7-8 settembre.
La pianta ha una sola navata, affiancata da due ambulacri ricavati mettendo in comunicazione le cappelle; sul presbiterio si innalza una cupola. All’interno si trova un altare in marmi policromi del 1806, che ospita nella nicchia superiore la statua della Madonna del Rimedio, risalente alla prima metà del XVII secolo. Sono inoltre presenti un’acquasantiera in marmo datata al 1570 e tre statue lignee seicentesche, di cui quella di San Marco dorata e damaschinata. Il santuario ha assunto il titolo di Basilica minore nel 1957.