La chiesa di Santa Maria di Iscalas è situata nell’immediata periferia del paese.
Dagli scavi archeologici sono riemersi i resti di strutture di un originale impianto chiesastico d’età medievale sul quale venne in seguito realizzato un edificio di dimensioni maggiori. Indicazioni circa la datazione di questo secondo impianto vengono fornite dall’epigrafe in logudorese incisa nell’architrave della porta meridionale che ricorda l’apertura di quest’ultima il 21 gennaio 1605 per volere della prioressa (della confraternita di Santa Croce) Idora de Canpu.
La chiesa campestre si imposta su unica aula, con copertura lignea, e abside quadrangolare voltata a botte. L’interno si presenta interamente intonacato, lasciando a vista solamente i conci degli archi a tutto sesto che dividono l’aula in campate. Gli alzati esterni invece sono realizzati in pietrame misto e sostenuti da contrafforti.
Nella facciata a capanna con doppio coronamento e cornice decorata con motivi geometrici e fitomorfi, si aprono il bel portale d’ingresso e una luce quadrangolare con rosette. Il portale è inquadrato da doppie colonne con capitelli decorati a foglie d’acanto, che racchiudono un’iscrizione parzialmente leggibile e sorreggono la cornice dentellata; su queste si imposta il timpano con acroteri.