L’insediamento di Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco, ha origini settecentesche. Infatti, gli abitanti dell’isola di Tabarka, in seguito al peggioramento dei rapporti con i tunisini, chiesero la concessione al re di Sardegna di poter costruire due insediamenti. Questi corrispondono alle attuali Carloforte e Calasetta, che presentano elementi tipici comuni, dovuti fra l’altro anche alle comuni origini liguri.
La costruzione del borgo di Calasetta è guidata nel 1770, dietro incarico del re Carlo Emanuele III di Savoia, dall‘ordine Mauriziano; tuttavia l’ubicazione dell’insediamento in una parte isolata dell’isola di Sant’Antioco è decisa dai funzionari governativi del re.
L’ingegnere piemontese Pietro Belly progetta i primi lotti dell’abitato intorno a due importanti assi viari, corrispondenti a via Roma e via Guglielmo Marconi. L’insediamento, seppur ampliato alla fine del Settecento, mantiene forme e spazi regolari che seguono l’urbanistica sabauda.
Il centro abitato si suddivide in due rioni storici: Marina e Torre; mentre nella parte meridionale è presente una recente zona di espansione. Oltre le case caratteristiche, nell’abitato è importante il porto turistico, la torre sabauda e il Civico Museo d’Arte Contemporanea, inaugurato nel 2000 nei locali dell’ex mattatoio.