L’altopiano di Paulilatino prende il nome dall’omonimo paese situato al centro dello stesso, nel territorio del Guilcer. Da un punto di vista geografico può essere considerato come la porzione meridionale del più esteso altopiano basaltico di Abbasanta.
Il territorio può essere suddiviso in due parti principali, a nord-ovest e a sud-est del paese. Entrambi i settori dell’altopiano sono interessati dalla presenza di rocce vulcaniche di tipo basaltico riconducibili alle eruzioni antiche della regione del Montiferru.
La vegetazione è caratterizzata dalla presenza di boschi di leccio e arbusti della macchia mediterranea. La zona è ricca di acque superficiali e non è raro trovare torrenti e laghetti. Infatti sono presenti valli e canali legati allo scorrere dell’acqua. Tra i più significativi del settore nord-ovest, troviamo le valli del Riu Pizziu. Si tratta di un’articolata area montuosa difficilmente raggiungibile, caratterizzata da una rigogliosa vegetazione. Da questa valle si osservano le creste rocciose dell’Altopiano, costituite da basalti grigio-nerastri.
Nel settore sud-est, è presente la valle Pischina Niedda, una lunga e stretta incisione dell’altopiano basaltico, con alte pareti scoscese e un’intricata vegetazione.
A sud, nel territorio confinante col comune di Fordongianus, è presente il Bosco di Tanca Marchese. Si tratta di un’area difficilmente raggiungibile, caratterizzata da fitta vegetazione arbustiva, con esemplari isolati di leccio. La zona è nota per la presenza di numerosi e antichi ovili ora in disuso.
Inoltre l’area è nota soprattutto per l’elevato valore archeologico legato agli insediamenti di età nuragica.