L’abbazia di Nostra Signora di Paulis sorge nel territorio di Ittiri, in un contesto paesaggistico caratterizzato dall’alternarsi di verdi colline e bianchi affioramenti di calcare.
Il nome (paulis = palude) richiama la natura paludosa del sito in cui fu edificata. Fu proprio in ragione di questa natura che l’allora Giudice di Torres affidò questo terreno ai Monaci Benedettini Cistercensi, che si occuparono della sua bonifica e vi fondarono, nel 1205, un convento e una chiesa.
Come materiale da costruzione fu utilizzata la pietra locale. Nelle vicinanze si vedono ancora i tagli di cava praticati nei banchi calcarei per estrarre i blocchi.
L’abbazia fu costruita in stile romanico. Era composta da un’aula a tre navate con volte a botte. L’ampio transetto era collegato con la navata centrale mediante due arcate, e nei suoi bracci, si aprivano due cappelle, una per parte. Il presbiterio era quadrangolare.
La comunità rimase attiva fino al XV secolo, dopo di che il complesso fu abbandonato e già nel XIX secolo era ridotto a rudere. La piccola parte rimasta in piedi è stata sottoposta a restauro. In particolare sono visibili il coro, parte del muro perimetrale del transetto e delle due cappelle che si affacciano su di esso, sei arcate che dividevano la navata centrale dalle navatelle di destra e parte del muro perimetrale della navata destra. Intorno all’edificio principale sono visibili i resti del chiostro e di alcuni ambienti del convento.