La chiesa parrocchiale è situata su un’altura, in posizione dominante rispetto al centro abitato; una scalinata mette in comunicazione il sagrato della chiesa e la piazza antistante su cui trova affaccio il museo archeologico Villa Abbas.
Le prime fonti documentarie ecclesiastiche che attestano l’esistenza della chiesa risalgono al 1524; infatti nei documenti relativi alla visita pastorale del vescovo di Terralba sono elencati e descritti gli arredi interni. Nonostante l’assenza di dati certi, i documenti ecclesiastici insieme all’impostazione tardo-gotica delle strutture, fanno risalire la costruzione al tardo Quattrocento.
La facciata è racchiusa da lesene e completata da timpano ad arco a doppia inflessione; mentre a destra è addossato il campanile a canna quadrata realizzato nel Seicento. Le forme severe e semplici della fabbrica si sviluppano in una navata centrale scandita in campate da archi a sesto acuto, affiancata da navate laterali nate dalle modifiche apportate sulle cappelle, riconducibili a interventi e ampliamenti di epoche successive.
La chiesa conserva l’altare maggiore in marmo policromo, risalente agli anni 1782-1784 e le sculture in estofado de oro dei santi apostoli Bartolomeo, Pietro e Paolo, di bottega romana la prima e napoletana le seconde, databili al XVII secolo.