La parrocchia sorge su una struttura preesistente, intitolata ai santi Cosma e Damiano; dell’edificio risalente al XVI secolo si conserva solo la parte inferiore del campanile, incorporata alla nuova chiesa.
L’impianto originario in stile tardo gotico, databile al XVI secolo, è completamente modificato e ricostruito in forme del barocco piemontese nella seconda metà del Settecento. Il progetto di ampliamento e ammodernamento è opera di Carlo Maino: l’unica navata e le cappelle Cinque-Seicentesche sono sostituite da un impianto a tre navate; la zona presbiteriale è ricostruita e dotata di cupola, infine l’edificio è dotato di nuova facciata.
La chiesa tardo-barocca è ultimata negli anni 1781-1786 e presenta un’imponente facciata divisa in specchi da lesene binate con capitelli tipicamente piemontesi. Nello specchio centrale si apre doppio portale d’ingresso e in asse, nell’ordine superiore, grande finestra quadrangolare. Il prospetto è concluso da due edicole con arco a tutto sesto, raccordate all’edicola centrale con timpano triangolare da volute.
Al suo interno la struttura è caratterizzata da una pianta longitudinale divisa in 3 navate, con cupola all’incrocio dei bracci e transetto. La chiesa custodisce il retablo di Sant’Anna del 1576 e le seicentesche sculture in estofado de oro di san Giuseppe col Bambino e san Giovanni Battista.