La chiesa sorge nell’omonimo rione storico, all’interno di un’area recintata. La prima menzione documentaria risale al 1599, quando la chiesa è citata insieme a quella di San Giovanni nel decreto emanato dall’Arcivescovo di Cagliari Alonso Laso Sedeño.
La chiesetta si imposta su unica aula priva di abside e di cappelle laterali. Nonostante non sia possibile datare con certezza l’edifico gli elementi stilistici superstiti dai diversi interventi di aggiornamento delle strutture, permettono di risalire ad un impianto originario in stile romanico.
L’aula accoglie l’altare maggiore seicentesco e la scultura lignea di Santa Lucia; inoltre all’interno dell’edificio è presente un pozzo a canna cilindrica, forse un richiamo all’antico culto delle acque legato alla santa.
La facciata a capanna con campanile a vela, rivela invece interventi riconducibili XVIII secolo; nel prospetto si aprono infatti il portale d’ingresso con arco a tutto sesto e oculo modanato, entrambi decorati con richiami al barocco di influsso piemontese.